Kiosquito 46 a Riccione: un viaggio nel gusto tra cucina romagnola e cucina argentina.

Romagna a Tavola incontra Rodolfo Garrido al “Kiosquito 46”, vera e propria chicca riccionese, dove cucina romagnola e cucina argentina si prendono a braccetto in una fortunata combinazione. Fortunata come il numero 46, che accompagna la famiglia (si tratta di una conduzione familiare), sin dall’ Argentina e che approda a Riccione già alcuni anni fa.

È infatti il 2006 quando Nicoletta, riccionese, e Jorge, di Buenos Aires, appassionati ed esperti di cucina, decidono di unire cucina romagnola e cucina argentina in un progetto originale e per l’appunto fortunato, molto apprezzato sia dai turisti che dagli stessi romagnoli.

Questa creatività e questo spirito innovativo traspirano anche dalla stessa location, dove un mix di arredi, colori e oggetti d’arredamento – collezione di viaggi e di esperienze – ci consegnano ad un’atmosfera di gusto, ma pur sempre calda e conviviale. Bellissimo, molto ben curato e luminoso è il giardinetto esterno. Potremmo dire che la passione per quello che si fa arriva subito, così come emerge anche dal clima aperto e gioviale che accompagna i servizi. Una cosa è sicura: non pensiamo al classico ristorante, ma a qualcosa di diverso, di unico e di outsider.

Non è una rosticceria, ma i clienti stessi scelgono il tavolo dove pranzare o cenare e lo apparecchiano come a casa propria e infine prendono l’ordinazione al bancone.

Questo suggerisce un carattere informale dell’ ambiente, ma soprattutto il “sentirsi bene” il “sentirsi a proprio agio”, come si fosse a casa propria. Se Nicoletta e Jorge si occupano principalmente della cucina, i figli Rodolfo e Camila accolgono la clientela e si preoccupano che gli ospiti siano a loro agio in sala. Come ci dice Rodolfo, un ristorante romagnolo e un ristorante argentino sono diversi, ma simili nella cucina.
E qui, in questo “chiosco” che ha le caratteristiche di un ristorante, ma che è difficile rinchiudere in una categoria in maniera semplicistica, il perfetto connubio tra le due parti è rappresentato dalla carne argentina alla griglia (asado) , dalla piadina gourmet e dai gratinati al forno, che sono assolutamente uno dei capolavori della Romagna.

La Piadina del Kiosquito è riconosciuta come “speciale”, ma anche i piatti classicamente romagnoli parlano il linguaggio della tradizione e della qualità degli ingredienti. Si pensi ai primi piatti fatti rigorosamente in casa: lasagne al forno, tagliatelle (buonissime) e strozzapreti al ragù, gnocchi al pomodoro, parmigiana e ravioli veggie. Sì, perché la proposta veggie non manca.
D’altro canto le empanadas, fagottini di pasta dal ripieno gustoso, a scelta tra manzo o vegano, oppure la bistecca di manzo, la salsiccia e lo spiedone misto, angus argentino, controfiletto e in primis l’ asado, carne alla griglia con cottura lenta (costellone di manzo), la salsa chimichurri… ci trasportano dall’altra parte del pianeta.

“La materia prima è di alta qualità” – precisa Rodolfo –“ acquistiamo da piccole aziende e da noi è ben poco lo spreco, seguendo vecchie regole mai fuori moda”. Etica è una parola che ci arriva come fondamentale in quello che ci viene descritto. “Inoltre le preparazioni sono sempre espresse. Pasta, patate, dolci… è tutto casereccio”. I Vini in carta sono italiani, ma c’è anche qualche etichetta argentina. Per gli amanti della Birra: trovate proposte anche artigianali.

Ricordiamo che: Kiosquito 46 è aperto tutto l’anno, in inverno nei weekend anche a pranzo mentre da Pasqua a Ottobre lo troviamo aperto tutte le sere. Oltre alla possibilità di sedersi al tavolo, è possibile acquistare con asporto e con uno sconto 10%. In più Kiosquito 46 è anche Bottega con prodotti argentini.

E’ situato in zona Terme a Riccione, a pochi passi dal mare; si tratta di un “piccolo angolo di pace in una zona non troppo trafficata dove potersi rilassare anche nel caos dei mesi estivi”.

Una curiosità? Nicoletta ha un canale video youtube che vi consigliamo di seguire: tante ricette all’ insegna del gusto e della tradizione!

Giulia Tellerini